5 anni di blog. Del mio blog. Di quello che state leggendo in questo momento.
Avere un blog, cui si dedica anima e corpo, è soprattutto imparare. E’ imparare a comunicare con chi ti segue, ad essere coerente con te stessa e la tua etica, a rapportarsi con le aziende in modo professionale, ad essere consapevole di quanto vale il proprio lavoro, ad investire ogni giorno, senza che ci sia qualcuno alle spalle che ti dia un calcio, che ti dia una spinta, che ti sostenga, che faccia il tifo per te. Avere un blog è reinventarsi. Ho visto la mia piattaforma trasformarsi piano piano, passare da un blog di outfit, ad un blog che tratta di lifestyle, bellezza e viaggi. Ho visto riscoprirmi amante della fotografia, non di essere solamente un soggetto da fotografare.
Mi ha insegnato molto il mio blog. Per qualcuno non potrà valer nulla, è chiaro, ma è come un piccolo seme che si coltiva giorno dopo giorno e che, piano piano, con costanza, attenzione e impegno, diventa un albero. Mi ha insegnato che esprimersi è una cosa fondamentale, c’è chi lo fa con la fotografia, chi con le parole, chi con i gesti. Io ho capito che lo so fare con la scrittura: mi esprimo meglio con una penna o con una tastiera, che con le parole. E ho capito che tutti abbiamo bisogno del parere degli altri ed è importante mettere il nostro parere, il nostro punto di vista sul mondo, al servizio di chi ci ascolta ed è vicino a noi. Di qui, lo step successivo, aprirmi al mondo del giornalismo. L’informazione, che sia amatoriale dal proprio blog o da una testata giornalistica, è quanto di più prezioso si possa avere. E’ il biglietto di sola andata per una vita ricca e profonda.
Quando ho aperto questo blog, 5 anni fa, non immaginavo di vedere la sua luce per così tanto tempo, di vederlo crescere come una piccola impresa “personale”. Non immaginavo che avrei avuto rapporti con importanti aziende estere, che avrei viaggiato per conto di altri, che sarebbe stato tra i più seguiti in Italia, che avrei conosciuto persone meravigliose (e altre un po’ di meno), che avrei trascorso 5 anni di giornate passate davanti al pc, di studio di questo e di quel software e di quel linguaggio, che avrei fatto di quel piccolo obbrobrio che ho lanciato sul web il 28 Ottobre del 2010 (si, era proprio brutto) il mio lavoro, il cuscinetto sul quale affondo quando qualche altra esperienza lavorativa mi va male. Non immaginavo che avrei costruito tutto da sola.
L’unica cosa che avevo era un pc, nessuna conoscenza di internet e una macchina fotografica professionale. Che è ancora quella. Ci sono affezionata alla mia Nikon D3100 perché all’epoca era il massimo sul mercato e fu il modo del mio papà di supportarmi.
Mi disse: “Non ci capisco niente, ma te la compro perché credo in quello che fai.”.
Grazie per il supporto. Spero di suscitare in voi, quando aprite un mio pezzo, il mio stesso entusiasmo.
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