Egitto – Sharm el Sheikh

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Il viaggio in Egitto mi rimarrà sempre nel cuore. Solitamente preferisco le capitali europee, ma questa volta io e Giuseppe ci siamo voluti regalare una vacanza relax, in un periodo dell’anno che spezza la routine e che, meteorologicamente parlando, è l’ideale per visitare l’Egitto, fuggendo dal calore insopportabile di Agosto. La nostra vacanza è durata una settimana (di cui cinque giorni a Sharm el Sheikh) ed è stata prevalentemente dedicata al mare, un mar Rosso spettacolare, ricco di coralli e pesci coloratissimi. Durante il nostro soggiorno all’Amphoras Village (del gruppo Eden, che io vi consiglio caldamente per l’organizzazione, il cibo con cuoco napoletano e animazione coinvolgente ma non invadente) abbiamo preso parte a diverse escursioni, insieme a due amici di Milano conosciuti proprio li. La più importante e significativa per me è stata El Cairo, della quale ve ne parlerò a breve (dandovi qualche suggerimento della guida che ci ha accompagnati). Ci siamo tanto divertiti visitando la città di Sharm “vecchia”, con l’imponente Moschea voluta dall’ex governatore Mubaraq, sostando in un bar caratteristico tra canti e balli popolari e visitando un importante centro di produzione di papiri, dove abbiamo appreso il processo di preparazione della carta (che io conoscevo già grazie ai miei studi). Il clou del divertimento si è raggiunto durante l’escursione nel deserto in moto, all’ora del tramonto (sempre consigliati occhiali da sole, corpo e viso ben coperti per proteggersi dalle schegge e dalle polveri), dopo la quale abbiamo fatto una breve sosta nella classica tenda beduina (anche se sono sicura che quella era un falso). Le nostre serate sono state allietate da un’animazione fantastica, che mi ha spesso ingannato rifilandomi fugaci e sonori “CHUPA”! Il penultimo pomeriggio lo abbiamo trascorso imparando la danza del ventre, insegnataci direttamente da Aisha, una splendida ballerina de El Cairo (guardate bene la foto incriminata) e la sera ci siamo agghindati a mò di Egiziani e abbiamo assistito ad uno spettacolo tradizionale. L’ultima sera invece l’abbiamo trascorsa a Naama Bay, acquistando souvenirs (per i quali abbiamo contrattato fino all’ultima lira) e visitando luoghi cult come il Pacha e l’Hard Rock Cafè. Inutile dire che la vista dalla nostra stanza, il deserto, il mare e il villaggio lasciano senza fiato… Insomma, ci tornerei anche domani.

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