Credo di aver visto uno delle cose più belle di tutta la mia vita. Parlo della spiaggia Anse Source d’Argent dell’isola di La Digue, piccolo isolotto dell’arcipelago delle Seychelles… Ma andiamo con ordine!
Mi ritrovo alle Seychelles poco dopo un mese dalla decisione, un po’ incasinata con in lavoro, un po’ entusiasta perché le isole e il mare in generale, suscitano in me sempre grande gioia. Sarà l’aria di vacanza che si respira, ma adoro andare in posti esotici.
Partenza da Roma, con un volo che fa scalo nella capitale dell’Etiopia, Addis Ababa e, dopo sei ore circa da quella città, sono finalmente sull’isola di Mahé.
L’isola di Mahè è la più grande delle Seychelles, qui c’è la capitale Victoria, più città che luogo di divertimento. Tanto è che, arrivati al porto, subito ci spostiamo verso l’altra parte della costa, dove si trova il nostro Resort. Ci troviamo a Beaus Vallon, al Coral Strand, un resort molto carino, in una zona non molto mondana ma tranquilla. Ristorantini sulla spiaggia e chiringuiti la fanno da padrone e svegliarsi al mattino e fare colazione in spiaggia, ha il suo fantastico perché.
Nel pomeriggio ci spostiamo subito per il nostro primo vero soggiorno sull’isola di Praslin.
Selvaggia, ricca di vegetazione lussureggiante e rigogliosa, a metà tra un’isola turistica e la foresta incontrastata, ci accoglie dopo un viaggio in traghetto non proprio sereno. Come sapete, soffro tanto il mare e quella traversata non è stata molto rilassante, mettiamola così!
Jean Marc, della Villa che ci ospiterà, ci accoglie e ci accompagna dal driver che ci avrebbe portato di lì a poco nella residenza.
E’ Villa Mille d’Etoile, una maxi villa per sei persone (con tre camere da letto, tre bagni, una cucina, un terrazzo enorme con barbecue e balconi a non finire) che si affaccia sulla Cote d’Or, una delle spiagge più belle di Praslin. Da qui la vista è uno spettacolo unico.
Al mattino, immersi nella natura, ci sveglia sempre un simpatico uccellino mentre facciamo colazione; alla sera, ci saluta un prorompente orizzonte aranciato, con un sole infuocato che rende il cielo meraviglioso.
Trascorriamo diversi giorni a Praslin, girando alcune tra le più belle spiagge e visitando anche parte dell’isola. Visitiamo subito Anse Lazio, dove decidiamo di restare per tutto il giorno seguente, fino al tramonto, quando scattiamo un po’ di foto.
Una piscina naturale con della sabbia bianchissima e finissima e poi insenature e rocce levigate dal mare. Un sogno ad occhi aperti…
Torniamo a casa stanchi, sta cominciando un po’ a piovigginare e così decidiamo di cenare a casa dopo aver fatto una bella spesa!
Il secondo giorno a Praslin è ad Anse Georgette, una piccolissima spiaggia che si raggiunge in macchina a pochi km da casa. Anche qui trascorriamo gran parte della giornata, tra foto, un po’ di cocco e tanto mare.
Il terzo giorno, decidiamo di trascorrerlo poco sotto casa, sulla spiaggia di Cote d’Or. Una spiaggia infinita, semi deserta, con palme e piante che affacciano sull’acqua. Qui il relax è infinito… Pausa pranzo a base di cucina tipica creola in un ristorante proprio lì (è una zona centralissima per i ristoranti e i localini sulla spiaggia) e poi comincia a piovere… L’ultimo pomeriggio lo trascorriamo in casa, a lavorare a tutto quanto prodotto e a guarda la serie Chernobyl…
Il quarto giorno si riparte! Andiamo sull’isoletta di La Digue. Una delle isola più affascinanti e belle di questo ricco arcipelago. La si gira in bici in un’ora e mezza (gli unici mezzi di trasporto sono il carro con i buoi e alcune macchine) o a piedi in circa tre ore.
E’ un susseguirsi di spiagge stupende, insenature tra scogli e alberi caduti, stradine con negozi di artigianato locale e cibo creolo take away (il centro dell’isola è in pratica una stradina, quindi avrete ben poco da fare). Subito mi colpisce l’aria di rilassatezza e “lentezza” di questo posto. Qui è tutto super slow, dalla cassiera al barman, fino al passo delle bici e dello chef della nostra struttura. Insomma, la pace dei sensi!
Alloggiamo in un hotel con poche stanze, proprio di fronte al mare. La nostra camera ha una vista pazzesca. Scendiamo quasi sempre a piedi o in bici e, per la prima tappa, decidiamo di muoverci a piedi.
E qui, ritorno al preambolo di questo post: credo di aver visto una delle cose più belle della mia vita. Parlo della spiaggia di Anse Source d’Argent, tra le spiagge più fotografate e visitate al mondo. Un vero e proprio paradiso a cui si accede passando in un piccolo parco naturale, dove vivono libere decine di tartarughe tra gli 80 e i 300 anni.
L’acqua è cristallina, bassa che ci puoi camminare per metri senza mai arrivare al bacino, la sabbia di un bianco purissimo, le rocce come disegnate dal vento e dall’erosione del mare (qui, la marea, sale nel giro di pochissimo!).
Decidiamo di dedicarci a uno shooting molto particolare ed eccitante: scattiamo un bellissimo abito da sposa della Maison Signore. NOn vi dico l’emozione di indossare ancora una volta l’abito da sposa. Non vi dico poi il farlo su una delle spiagge più belle al mondo. Il risultato lo vedete voi… Foto bellissime!
Pausa con della frutta secca comprata al supermercato e si torna in albergo, dove ci aspetta la cena preparata dal simpaticissimo chef della struttura.
La cucina creola, a metà tra influenze indiane e marocchine, mi piace tantissimo (a parte il pipistrello che loro considerano la nostra cacciagione e che cucinano arrostito… Andate a guarda le mie stories su Instagram per farvene un’idea!)!
Mangiamo un pesce pappagallo gigante cucinato con salsa e aromi e affumicato su pietra; del pollo con curry, riso bianco e verdure. Lo chef ci delizia ogni sera con pietanze particolare, ma quella che mi è piaciuta più di tutti è stato il gelato al cocco! Ragazzi che cremosità, che bontà! Mangerò ancora una volta un gelato così buono e autentico? Chissà…
Andiamo a dormire perché l’indomani ci aspetta un tour delle spiagge dell’isola in bici. Ci incamminiamo presto al mattino, perché sappiamo che di pomeriggio sarebbe venuto a piovere ed infatti è stato così… Giriamo l’isola, scoprendo spiagge molto carine (Anse Banane è davvero bella, con tanti chioschetti che servono frullati e frutta fresca): incrociamo tartarughe di terra giganti, donne con pipistrelli, altalene sugli alberi… Che bellezza!
Comincia a piovere e allora ci ritiriamo in stanza ma, dopo l’acquazzone, assistiamo al tramonto più bello della vita: esplosione di arancio e fucsia insieme, credo di non aver mai visto un tramonto così. Resto incantata qualche minuto dal balcone della mia stanza e ringrazio la vita per avermi dato la possibilità di assistere a tanta bellezza…
Il giorno dopo ci svegliamo presto, andiamo ad Anse Severe a perderci in una giornata di male e di sole. Finalmente il cielo è super limpido! Restiamo qui tutto il giorno poi, dato che non possiamo stare senza far niente, decidiamo di scattare qualche foto e di prendere nuovamente la bici.
Quanto mi piace fare sport quando sono in un posto esotico… Torniamo al centro e ci dedichiamo allo shopping! Alcuni souvenir da portare a casa e nulla più: non vi aspettate niente di eccezionale o shopping sfrenato; la Digue è piccolissima e l’unico negozio che mi ha davvero colpito, si trova proprio all’uscita del porto.
Dopo una cena deliziosa a base di patate e polpette di carne, rientriamo in camera: l’indomani mattina abbiamo un traghetto alle sei del mattino che ci porta di nuovo a Mahé per poi prendere l’aereo.
Questo viaggio è terminato, vi lascio quindi alle splendide foto fatte ma, prima di salutarvi vi dico una cosa: non avendo potuto fare un super shopping sulle isole, mi son regalata un bellissimo abito etiope in un negozio nell’aeroporto di Addis Ababa. Sarei mai potuta tornare a casa senza un abitino nuovo? Eh no… Non vedo l’ora di farvelo vedere!
Nel frattempo vi lascio la gallery…
Tutte le foto con drone e con me come soggetto, sono state scattate da Gianluca Bruno